GREEN NEWS
Muri d’erba e strade di stelle
Breve viaggio nelle città nel futuro

(Parigi nel 2050 nel progetto di Vincent Callebaut)

La metà degli abitanti del pianeta – 3 miliardi e mezzo di persone – oggi vive in città. E, secondo le previsioni, nel 2030 questa percentuale salirà al 60%. Significa che in futuro, ancora di più, i consumi di acqua ed energia, le emissioni e il traffico saranno concentrati in aree limitate. E che la sfida per la sostenibilità e per il nostro benessere dovrà passare necessariamente da una nuova forma delle nostre città. Che aspetto avranno in futuro? Come vivremo, ci sposteremo e mangeremo? A mostrarcelo non sono soltanto i film di fantascienza, ma anche i progetti innovativi già realizzati, oltre che i rendering grafici e le notizie che arrivano da laboratori e prestigiosi istituti di ricerca, dalla Nasa al Mit. Eccone un assaggio.
 
Quando i pesci crescono sul tetto

Gli edifici storici sono un patrimonio importante per le città, ma come dar loro una nuova vita e abbassarne i consumi energetici e gli sprechi? A volte, basta poco: per esempio, un giardino sul tetto. È quello che succede a Dublino, dove una storica fabbrica è stata arricchita con piccola fattoria che produce uova, insalata, erbe aromatiche e addirittura pesci, allevati in grandi contenitori.  

Greenification, ovvero più verde in città
In strada non c’è più spazio neanche per un’aiuola? Basta piantare l’erba sui muri. I primi giardini verticali si sono visti a Parigi, ideati dal geniale botanico Patrick Blanc, ma oggi sono diffusi in molte città, e lo saranno sempre di più in futuro. I vantaggi? Non solo estetici, ma ambientali: una parete – o un tetto – verde migliora l’isolamento termico degli edifici, oltre a contribuire a catturare le polveri sottili.
 
Una strada di stelle
Una pavimentazione che “raccoglie” la luce solare e la accumula per illuminarsi di notte? Esiste già: si chiama Starpath, è stata creata da un’azienda inglese e si può calpestare in un parco di Cambridge. Forse meno suggestivi, ma sempre ottimi per risparmiare energia, sono i lampioni installati a Campodenno, in provincia di Trento, che sono connessi tramite una rete wi-fi e comunicano tra loro  in modo da emettere solo la luce necessaria in ogni momento. E non solo: il dispositivo collegato a ogni lampione potrà in futuro “leggere” e comunicare al centro di controllo le informazioni sulla sua area: c’è un parcheggio libero? Un cassonetto da svuotare? Un’aiuola che ha bisogno d’acqua?
Questo esperimento è solo uno dei primi passi verso le Smart city, le città intelligenti (e dotate di 5 sensi) in cui vivremo in futuro.


Vetri intelligenti e facciate che respirano

Il sogno – e il progetto – di creare un edificio con consumi energetici vicini allo zero è sempre più vicino, anche grazie alle ricerche sui rivestimenti esterni. A Berkeley, un team di ricercatori del Lawrence National Laboratory ha messo a punto un vetro multistrato che regola l’afflusso di luce e calore in base alle necessità: anche d’estate, si potranno avere stanze piene di sole ma fresche, risparmiando energia.
E dove non c’è il vetro? Possiamo trovare pareti che si muovono con le correnti d’aria, come nella facciata del Randall Museum a San Francisco, ma anche attraversate da un liquido che accumula o smaltisce calore a seconda delle stagioni, oppure coperte da piccole valvole che si aprono o chiudono a seconda delle temperature, proprio come i pori della nostra pelle.

Come in Blade Runner
Come ci muoveremo domani? Treni a levitazione magnetica che viaggiano a 6500 chilometri all’ora nel vuoto di un tunnel; “bozzoli” su rotaia che ti prelevano a casa su prenotazione per portarti comodamente a destinazione; treni con rotaia incorporata che si spostano nello spazio vuoto, tra enormi anelli sollevati dal suolo… La città del futuro, vista nei rendering, somiglia molto a un film di fantascienza; non manca neppure un progetto di ascensore spaziale, che potrebbe portare uomini e materiali a 100mila chilometri dalla terra su una stazione collegata al suolo da speciali cavi. Ma uno scenario possibile è anche quello in cui non dovremo più fare molta strada – e consumare risorse – per andare in ufficio: basterà spostarci al più vicino centro di telelavoro.  Succede già in Olanda, dove si sta ampliando sempre più la rete degli Smart Work Centers, attrezzati con postazioni di lavoro, connessioni veloci e sale riunioni. Benvenuto, futuro!

 
Per saperne di più

http://www.urbanfarming.org
Tutto sulle coltivazioni urbane: notizie, scenari, protagonisti e una mappa interattiva per trovare l’orto/fattoria sociale più vicino a noi.
 
http://it.materialconnexion.com
Il più grande centro internazionale di consulenza sui materiali innovativi e sostenibili, con un database di oltre 7000 materiali oggi in commercio.
 
http://www.centralivinglab.eu/index.php?lang=it
Il Central European Living Lab for Territorial Innovation, un laboratorio europeo sull’innovazione che lavora su progetti pilota unendo cittadini, istituzioni, aziende e ricercatori.

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